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H.A.C.C.P.

Hazard Analysis Critical Control Point

Il metodo HACCP, nato negli Usa alla fine degli anni Sessanta nell'ambito delle attività relative alla ricerca spaziale, è oggi considerato, anche dal Codex Alimentarius promosso dalla FAO, come lo strumento principe in grado di fornire la massima garanzia sulla salubrità del prodotto alimentare.

Superati gli schemi tradizionali, la Garanzia della Qualità, un tempo basata sulle verifiche finali di tipo statistico, richiede - secondo la nuova accezione - un controllo costante di tutte le fasi critiche del processo produttivo e delle condizioni ambientali in cui esso si svolge.

Il metodo HACCP rappresenta, sul piano operativo, la più efficace traduzione di questa filosofia

Nel corso del tempo tale metodo è stato recepito dalle primarie organizzazioni normative internazionali quale metodo più efficace per la prevenzione e l'igiene in campo alimentare, infatti anche la direttiva CEE 93/43 recepita in italia con il D.L. 155/97 richiama alcuni tra i principi del metodo HACCP tra i requisiti specificati.

E’ utile ricordare brevemente che tale sistema consiste nell'identificazione di tutti gli eventi potenzialmente negativi, siano essi biologici, chimici o fisici che sono riconducibili al prodotto o al processo che si sta esaminando e che potrebbero incidere negativamente, qualora si manifestassero, sull'integrità del prodotto in questione.

Questa analisi dei pericoli (Hazard Analysis) è sfruttata come base per l'individuazione, all'interno del ciclo di produzione, dei punti critici di controllo (CCP), cioè di quelle fasi del processo che dovranno essere oggetto di procedure atte a garantire la sicurezza del prodotto.

HACCP è infatti una metodologia operativa tesa a individuare le fasi critiche (Hazard Analysis) del processo produttivo e alla realizzazione di procedure di controllo (Critical Control Point) per la garanzia dell'integrità finale del prodotto.

È importante sottolineare il significato di "controllo" che, nell'accezione normale del termine, viene inteso come verifica o sorveglianza,  mentre è in questo contesto da intendere come padronanza di  una fase, un processo, un ingrediente, in modo tale da gestirne in modo consapevole i parametri prestabiliti.

L'implementazione in azienda di un sistema di HACCP si fonda su dei passi preliminari, su dei principi attuativi e sull'applicazione pratica.

I Passi preliminari

Formazione dell'HACCP Team
Descrizione del prodotto
Identificazione della destinazione d'uso
Costruzione del diagramma di flusso e dello schema d'impianto
Conferma sul posto del diagramma di flusso e dello schema d'impianto

I Principi

Analisi dei rischi associati ad ogni fase del processo
Identificazione dei punti critici
Definizione dei limiti critici
Pianificazione dei Controlli
Definizione delle azioni correttive
Determinazione delle procedure di verifica
Redazione del sistema di gestione della documentazione e delle registrazioni

La Realizzazione

 

Realizzazione del piano di HACCP
Riesame del piano HACCP

 

Ide@Qualità  supporta le aziende nelle attività di definizione dei criteri  e nell'individuazione dei  metodi applicativi più coerenti alla singola realtà, ricercando  le soluzioni più efficaci per la gestione del sistema di raccolta, monitoraggio e registrazione dei risultati.

Tali attività sfociano nella metodica applicazione di un sistema di rilevamenti che comportano per le situazioni di rischio la conseguente determinazione delle  azioni correttive.

E' pertanto evidente che attivare in azienda il sistema HACCP equivale ad implementare una parte consistente di quanto richiesto per un Sistema Qualità certificabile UNI EN ISO 9001, e che nelle realtà alimentari non può esistere un Sistema UNI EN ISO 9001 privo di gestione dell'HACCP.

 

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